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10 maggio 2019

Quando le nipotine chiedono...

...le zie si attivano!

Dopo la bambolina Corolle Calin, per la quale avevo fatto dei vestitini a Natale, la nipotina ha
scoperto un nuovo amore: la Nenuco...

E' una bambola carina anche se, personalmente, penso che con quello che costa avrebbero potuto farle anche il torso in gomma, invece che in plastica veramente scarsa... almeno testa, gambe e braccia sono morbide e piacevoli al tatto. Ed è arrivata con una maglietta e un pannolino. Anche qui... che sforzo!

A parte qualche tutina ordinata online (i tessuti adatti a fare tutine, comprati in Italia, costano una fucilata...) per il resto del guardaroba (ancora in via di preparazione) mi sono messa all'opera con ferri e macchina per cucire, ispirandomi a lavori visti su internet e basandomi anche sui modelli che Rosana ha generosamente condiviso sul suo blog "La Biblioteca Silvestre".


Diamo il via alla sfilata...

Completino rosa composto da cuffietta, maglietta (che può essere indossata anche al contrario, con l'apertura davanti), copripannolino e scarpine con cinturino e bottoncino a perla, naturalmente rosa. Ancora in lavorazione i pantaloncini coordinati, sia in lana che in stoffa.

Sotto ensemble azzurro con cappellino, maglioncino, collant ricavati da calze da donna (trovate nel cestone del tutto a 50 cent.) e scarpine. 


Per chi si diletta di maglia voglio attirare l'attenzione sulle scarpine: sono fatte tutte in un unico pezzo, a partire dalla suola, senza nemmeno una cucitura. 

Chiaramente queste sono in misura stra-prematuro, ma si possono fare con lo stesso sistema anche per un vero bebé...

Il modello è farina del mio sacco anche se sono sicura che un sacco di altre persone abbiano trovato il modo di fare scarpine senza cucitura... 






Sotto un pagliaccetto in tessuto con piega davanti (la prossima volta devo farlo un po' più abbondante) accoppiato con il completino rosa con il maglioncino indossato a mo' di giacchina. 


A seguire un vestitino in mussola stampata con colletto tondo e cappellino reversibile a tulipano, un lato a fiori e un lato fuchsia.


Poi un prendisole in piqué bianco a pois rosa con allacciatura sulle bretelline e ruche all'orlo.

Chiaramente mi sono dimenticata di fotografare il cappellino coordinato. Mannaggia.

















E per la serie "non tutti i mali vengono per nuocere" una delle camicie del marito si è strappata e con tutta quell'ottima stoffa a disposizione come resistere?

Il corpino è lavorato con il piedino per nervature e l'ago gemello per dare un po' di rilievo. Tre bottoncini rossi ed un po' di nastro vichy arricciato e il gioco è fatto! 

 

24 dicembre 2018

Buon Natale e "cose da zia"

FELICE NATALE A TUTTI!

La mia produzione natalizia di quest'anno non mi ha visto usare né timbri né fustelle o altro materiale del genere. 

Ho fatto, a mano, i regali per la nipotina di sei anni.

A Sofia piacciono (almeno) due cose: i vestiti da principessa da usare per andare a giocare a pallone (ovvio, naturalmente) e giocare a "facciamo shopping di vestiti" con una bambolina Corolle Calin, di quelle piccole da 30 centimetri e altre bambole di misura simile.

Mmmmh...

Sarà genetico. Nemmeno io sono mai stata patita di bambole: le tenevo in ordine (ne ho ancora una, in condizioni perfette, che compirà 52 anni domani, una bambola col corpo di tela e la carica a molla che la fa muovere come un neonato e attiva un carillon che suona la ninna nanna di Brahms...). 

Volevo bene alle mie bambole ma non disturbavo spesso la loro paziente attesa. I miei giochi preferiti erano più irruenti e vagamente maschili:  guardie e ladri, cow boys e indiani e robetta come "ce l'hai" e "rialzo". Si, lo so, sono giurassica, un fossile vivente.

In ogni caso, nella mia avventura natalizia, mi sono imbattuta in tre punti dolenti:
  • fare un vestito da principessa con misure stimate e (unico riferimento) una canottiera estiva lascia un fondo di spiacevole incertezza sul risultato finale
  • le bambole Corolle hanno un guardaroba carino ma... carissimo e non si trovano tanti modelli da scaricare online per queste bambole. Puoi mettere insieme un negozio con i modelli che trovi per i Baby Born o le American Girl ma per le piccole Corolle... poco o niente! 
Così mi sono buttata, ho "disegnato" i miei modelli e via di macchina da cucire e ferri da maglia!

Oggi vi presento il risultato dei miei primi sforzi, marcati "Sartoria di Babbo Natale"

Completino verde acqua con vestitino, maglioncino, scarpine e cappellino

Completino rosa con casacchina corta, pantaloncini, golfino, scarpine, cappellino e fascetta

Cappottino completamente reversibile in velluto rosso e cotonina stampata. La "pelliccia" è lavorata a maglia.

Pagliaccetto in velluto con scarpine a maglia e maglietta a maniche lunghe con ruches al collo.

Giacca reversibile in velluto a coste e stoffa di lana blu con cappuccio. Coordinata con il vestitino sotto...

Beh... vestitino... jeans leggero e cotone.

Quello che restava delle stoffe del vestitino da principessa. Vestitino, fascetta, ghettine bianche e mutandine con pizzo...

Tutto a maglia: coprifasce, cuffietta e scarpine


 Domani, se riesco, faccio foto al vestito da principessa...

08 dicembre 2015

Cicciobello style...

Mai avuto il cicciobello; quando avevo quattro anni mi hanno regalato un'altra bambola con il corpo di pezza e per quel poco che giocavo con le bambole, lei era la mia prima scelta. 

La scatola diceva "Andrea" e aveva un vestitino azzurro con pantaloncini corti a sbuffo ma per me, fin dal primo sguardo, è stata Sissy. Non come la principessa, di cui non sapevo nulla e nulla mi interessava. Non so nemmeno da dove mi fosse venuto fuori quel nome, ma lui per me era una lei, e una lei è sempre rimasta. 

Sissy e il Cicciotto che mi hanno regalato mia sorella e mio cognato quando avevo 11 anni sono le uniche bambole che mi sono rimaste in casa. Ora Sissi ha 50 anni suonati mentre Cicciotto solo 43... I conti sulla mia età fateli voi, tanto io mi sento ancora una ragazzina che si chiede dove sono finiti tutti quegli anni!

La rivincita il Cicciobello se la prende quest'anno: richiesto dalla pronipotina per Natale mi ha scatenato voglie di sartoria. Si sa che fare vestitini per le bambole richiede poco tempo e poca stoffa e che le bambole non si lamentano mai, quindi perché no? Avanzi di stoffa ne ho in giro... Avute le misure che mi servivano dalla gentilissima Daniela (guardate le sue bellissime tags con particolari a uncinetto in questo post) ho disegnato alcuni cartamodelli, però prima di buttarmi a capofitto nel cucito voglio assicurarmi che Sofia abbia superato la fase della bambola svestita...

Ho visto tante bambine piccole girare con bambole completamente nude. Gliele rivesti, loro le svestono. Ci dev'essere qualcosa nelle bambole vestite che innervosisce le bambine  ;-D

Per ora perciò ho iniziato con i pannolini, che Sofia stessa ha smesso da pochi mesi. Avanzi di due federe con le quali l'anno scorso le avevo cucito cuscino, piumino e copripiumino double-face il per il lettino da bambola Ikea che aveva voluto per Natale.

I pannolini hanno una chiusura in velcro sui due lati e dovrebbero essere facili da mettere e togliere. 

Se poi a Natale vedo che taglia e soprattutto foro per le gambine sono OK, se a qualcuna serve posto il modello. Per ora incrocio le dita!




01 ottobre 2015

Ma come, di già?

Facciamo un salto in avanti, verso Natale, anche se i progetti di Halloween non sono ancora finiti. 

Lo so che manca ancora un sacco di tempo, ma il calendario dell'avvento, che faccio ogni anno per mia nipote e i suoi due piccolini, deve trovare il tempo di migrare da casa mia ad una ridente cittadina della Svizzera interna, possibilmente non per posta che costerebbe uno sproposito...

Così ogni volta cerco di portarmi avanti per sfruttare la prima occasione di incontro disponibile per la consegna entro il primo dicembre!

Quest'anno, per cambiare, ho pensato di lasciare cartoni e cartoncini e provare con la stoffa. Ho scelto perciò un tessuto di cotone in colore neutro e, per bordare le taschine, un nastro "natalizio". 

In pratica sarebbe un nastro scozzese, ma io associo lo scozzese al Natale, ennesimo sintomo delle mie innumerevoli psicopatologie, d'altronde nel test delle macchie di Rorschach ho visto cose che voi umani... (ma lasciamo le citazioni parafantascientifiche di Blade Runner per un altro post...)

Volevo poter inserire scatoline da almeno tre cioccolatini in ogni tasca e quindi ho deciso che la misura doveva essere di almeno sei centimetri per dieci, con soffietto di due centimetri per parte. Ho praticamente fatto quasi tutto "a stima" misurando molto poco. 

Le scatoline all'interno sono tagliate con la fustella Sizzix "Pillow Box", decorate con avanzi delle carte che avevo comprato per il calendario dell'avvento dell'anno scorso e con dei cuoricini di balsa ricoperti di stoffa presi da Tiger (un euro 12 pezzi... per Natale si può fare!)

In ogni scatolina ci saranno tre dolcetti e (in alcune) un bigliettino che darà diritto all'apertura di un sacchettino sorpresa, con un regalino per ognuno dei pronipotini, a patto che facciano qualcosa, tipo cantare almeno un pezzo di canzoncina alla loro mamma o farsi una carezza l'un l'altro... (tipiche perversioni da zia...)

I numeri sono attaccati al calendario con il velcro, in modo che i bambini possano divertirsi il primo dicembre a scombinarli come preferiscono in modo da dover ricercare ogni giorno la tasca "giusta". I cerchietti rossi sono in feltro rigido, tagliati con la fustella a cerchio più grande del set "Bundle of Stitched Shapes" di Simon Says Stamp mentre i numeri sono in pannolenci bianco, prima attaccato ad un nastro biadesivo e poi ritagliato con le fustelle Typewriter Numbers di Memory Box.

L'unico numero fisso è quello del 25 dicembre, il Natale ha diritto ad una tasca più grossa, che contenga qualcosa di più succulento delle altre... La scritta "Merry Christmas" è ritagliata dallo stesso feltro rosso dei cerchietti con le fustelle "The Big, the Bold and the Merry" di Winnie and Walter.

Il sistema di attacco del calendario non è definitivo, devo sentire mia nipote per capire come le viene più comodo, ma per il resto sono abbastanza contenta di come è venuto, che ve ne pare?

27 gennaio 2013

Fatiche

Fatica forse è un termine un po' eccessivo, ma i calli sulle dita son rimasti... fare una copertina ad uncinetto con un filo di mohair singolo fa sempre il suo bell'effetto decorativo sulle mani. Ma che soddisfazione quando il lavoro è finito!

Dato che non voglio fare torti a nessuno dei miei pronipotini ho usato lo stesso filato per tutti, anche se per la piccola Sofia ho usato un mix di colori più femminile (si lo so, da questa foto non sembrerebbe tanto, ma aspettate...).

E per tutti, di base, ho usato la lavorazione tipica del quadrato della nonna. A modo mio, naturalmente. La prima volta il quadrato era in realtà un rettangolo, la seconda si è trasformato in uno zig-zag e per Sofia è diventato una serie di righe orizzontali, ingentilite da noccioline bianche.

Poi, per contenere la copertina, una bambolina morbida e lavabile ed alcuni cappellini fatti a maglia, ho cucito una borsina di feltro, decorandola con fiorellini di feltro fustellati, incollati con la colla a caldo. I fianchi della borsa sono dello stesso color melanzana della pattina.
Volete la prova che gli strani colori della copertina stanno bene su una bambolina rosa come un bocciolo di maggio?

Ecco qua! Che amore di bambina! Posso essere orgogliosa dei miei stupendi nipotini, o no?




14 aprile 2012

E' nato Simone!


E' un giorno di grande felicità per la nostra famiglia: a poco più di un anno di distanza dalla nascita del mio primo pronipotino sono di nuovo zia, o bis zia, o prozia... o cosa accidenti sono, essendo io in realtà la zia del padre di questo bimbo...

Ci ha fatto una bella sorpresa, essendosi presentato ai nastri di partenza della vita con una ventina di giorni di anticipo, ma è un bel patatino di 3 chili e duecento grammi lungo 50 centimetri, quindi direi che la mamma e la natura hanno già fatto tutto il loro dovere!

Grazie ai miracoli della tecnologia, in attesa di andarlo a vedere, ho già ricevuto la sua prima foto, che non vi posso mostrare perché prima voglio chiedere il permesso ai freschi genitori. Lo so che essendo la zia non sono affidabile, ma è proprio un bel bambino!

Intanto, dato che non posso mostrarvi Simone, vi mostrerò un paio di cosette: la copertina ad uncinetto, fatta con mohair sottile abbinato a cotone bianco (si va verso la primavera...) e rifinita con un giro di cotone bianco e dei picot sul bordo.

Anche per la nascita di Andrea ne avevo preparata una con gli stessi filati e colori simili, ma non avevo fatto in tempo a impacchettarla e l'avevo consegnata così com'era.

Un po' mi era dispiaciuto, e mi ero ripromessa di non farmi più prendere in castagna.


Questa volta quindi non mi sono fatta cogliere impreparata: avevo una scatolina di cartone con la finestrella di misura perfetta per la copertina, così ho ritagliato con la mia Black Cat Cougar due strati in cartoncino bianco e celeste che si estendono sui lati della scatola, a formare un bordo scallop azzurro uguale a quello che decora la parte superiore.

Poi ho aggiunto la tag con il nome, sempre ritagliata con la Cougar, e un paio di cuoricini fustellati e coperti di colla dimensionale, che li rende lucidi e cicciotti.

Non so se si nota nella foto, ma qualche millimetro all'interno della tag c'è un bordino che nella foto è leggermente più scuro: si tratta di embossing, fatto con la Cougar, sostituendo il portalama con un attrezzo da embossing, senza usare tappetini particolari



Ho anche preparato un pacchetto in carta velina per un'altra cosina, questa volta comperata, e l'ho decorato con nastri di raso e un fiore di feltro (sempre made in Black Cat Cougar). Il feltro sono riuscita a tagliarlo, ma per le curiose si tratta di feltro mediamente basso, molto fitto e soprattutto inamidato.

Domani via, a vedere il mio meraviglioso nuovo nipotino! Benvenuto Simone!







21 settembre 2011

Amnesie senili

Oggi chiacchieravo con la mia nipotina adorata e lei a un certo punto mi ha detto: "ma tu non hai mai messo sul blog alcuni lavoretti che hai fatto per Andrea..."

Attimo di smarrimento. Davvero?

Eh si, Daniela, rassegnati: sei entrata a pieno merito in quella fase dell'età avanzata in cui sollevi una forchetta e non ti ricordi se dovevi mangiare o sparecchiare la tavola. Triste...

Ho quindi ripescato un paio di foto di bavaglini. Il primo, cucito partendo da uno scampolino di piquet e decorato con il pizzo chiacchierino, anche questo frutto della mia pazienza, ha l'aria seriosa e compunta di un bavaglino da cerimonia.

In realtà non l'avevo preparato con in mente un'occasione particolare, ma solo per regalare un oggetto di buon augurio, che fosse tutto fatto da me in segno d'amore.

Poi, dato che la mia vera anima è molto più colorata di così, ho provato a fare dei bavaglini che avevo visto online, semplicissimi da cucire.

Un lato è in cotone, l'altro in spugna, e sul fondo del lato in cotone c'è una taschina "raccogli pappa" che dovrebbe evitare alle prime pastine di finire fin sui calzini.

Ho usato alcuni dei mini scampoli di stoffa collezionati durante le varie fiere negli ultimi anni. Chissà perché mi sentivo che li avrei usati anche se non ho praticamente mai cucito niente.

Ci sarebbe stato un altro bavaglino della serie di cotone, ma ho dimenticato di fargli la foto. Era un bel cotone tie-dye azzurro e verde, molto vivace.

Ogni set è completato da una pezza anti-rigurgito coordinata, anche lei in spugna da un lato e cotone dall'altro.

L'incavo ricavato su un lato è comodo perché viene messo in corrispondenza del collo e la pezza ricade, davanti e dietro, proteggendo un'area più estesa con le estremità sporgenti.

E con questo chiudiamo il soggetto bavaglini nella rubrica "Cose da zia".






















22 febbraio 2011

Quando nasce un bambino...

Quando arriva un bambino le vecchie zie fanno cose strane, tipo prendere in mano l'uncinetto e darsi a imprese epiche, come tuffarsi di testa nella preparazione di una copertina fatta con un filato sottile come una ragnatela.

Angora e Mohair, morbido e pelosetto, leggerissimo e caldo caldo... perfetto per un baby plaid.

Peccato che la zia in questione e l'uncinetto non possano certo vantare un rapporto stretto e collaudato!

E' stata una scarica di endorfine a convincermi che avrei potuto farcela. Poi, arrivata ad un certo punto, potevo solo andare avanti alla cieca e sperare di finirla prima di vedere il bimbo fare la comunione!

In ogni caso il programma originale era un altro. Volevo far su un bel pacchetto, tutto fronzoloso e grondante d'amor ziesco, ma improvvisamente le cose hanno preso un'altra piega: ho portato la copertina da mia sorella per fargliela vedere e poi... va be', alla fine l'ho consegnata all'avente diritto in anticipo e senza pacchetto.

Ho avuto giusto il tempo di scattare un paio di foto da mostrarvi perché sono estremamente orgogliosa... di avercela fatta!

YES, I CAN!